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Come il viaggio mi ha cambiato la vita

Aggiornamento: 22 lug

Il primo viaggio di cui effettivamente io mi possa ricordare è avvenuto quando avevo 10 anni, in America tra i parchi di Yellowstone fino ad arrivare a Las Vegas. Con la mia famiglia abbiamo passato dei giorni bellissimi tra sequoie giganti e orsi che ci rubavano gli snickers mentre noi ci rintanavamo in mezzo al fiume davanti al quale stavamo facendo un pic nic, fino ad arrivare a farci accecare dalle mille luci di una notte a Las Vegas. Da quel momento in poi ogni anno, tranne quelli durante la pandemia, siamo partiti per raggiungere località mozzafiato avvicinandoci a culture diverse dalle nostre:

  • Sud Africa + Swaziland;

  • California, USA;

  • Norvegia, da Sud fino a Capo Nord;

  • Cuba, dall'Havana fino al mare più trasparente e caldo che io abbia mai visto;

  • Turchia, nella parte Europea;

  • Tanzania + Zanzibar;

  • Egitto;

  • Tunisia;

  • Australia, attraversando tra macchine, bussini e aerei, diversi stati;

  • Nord della Francia - Bretagna Borgogna;

e considerando viaggetti più corti anche con amici

  • diverse località dell'Italia, della Germania, della Francia, della Grecia, della Spagna;


Non c'è da meravigliarsi se, nascendo in una famiglia di viaggiatori, io abbia coltivato in me quella scintilla e quella spinta a viaggiare, conoscere, esplorare e a crescere attraverso l'incontro con altri ambienti, persone e culture.


Nel 2014 sono partita per circa 1 mese con un'associazione religiosa per svolgere volontariato in Messico in un villaggetto a circa 6 ore da Città del Messico. È stata un'esperienza fantastica che mi ha fatto avvicinare alla bellissima sensazione derivante dal sostegno e dall'aiuto all'altro. Mi ricordo ancora ora le lacrime al giorno di partenza.


Nel 2017 sono andata 2 mesi alle Hawaii usufruendo della splendida possibilità di studiare l'inglese mentre viaggiavo.


Con amici nel 2018 dopo la fine del Bachelor sono stata per la prima volta in Asia, più precisamente in Indonesia dove abbiamo trascorso un mese indimenticabile.

Dal 2022 è iniziato il periodo più trasformativo della mia vita: ho finalmente lasciato spazio al cambiamento con molta difficoltà in quanto non sapevo esattamente dove questo mi avrebbe portata. Ad Aprile del 2022 ho fatto il mio primo viaggetto in solitaria a Copenhagen dopo essere stata lasciata. È stata la scelta più sbagliata e più giusta che io abbia mai fatto. Copenhagen mi ha dato tanto. Non mi sono mai sentita così sola, vulnerabile e fragile, eppure, così forte. Ricorderò sempre quanto quei 4 giorni di pura esplorazione della città, della cultura e del cibo (praticamente sempre a piedi - non mi sentivo più i polpacci) mi siano sembrati durare tantissimo.


Ad agosto del 2022 ho trovato il coraggio di licenziarmi da un posto di lavoro tossico e di partire per la mia più grande esperienza legata allo yoga fino ad ora: il teacher training di yoga. E indovina dove sono ritornata? Proprio a Bali.

Quell'isola ha un non so che di magico.

Prima del corso, però, sono partita per circa due settimane per la Tailandia in solitudine agganciandomi ad un gruppo di 7 persone, alcune delle quali sento ancora oggi.

Tornata da Bali poco prima di natale 2022, ho avuto un periodo così forte di smarrimento, che la mia unica ancora di salvezza per riuscire a ritrovare la via, o meglio a trovarne una nuova, è stata ancora il viaggio.


A fine settembre 2023 ho deciso di lasciare tutto e tutti, anche le persone a me più care, e partire per un tempo indefinito in Asia partendo dal Nepal.

Ho visitato Kathmandu, Pokhara (dove ho fatto un ritiro di ashtanga yoga per una settimana su una montagna ai piedi della catena himalayana). Dopo il ritiro sarei dovuta partire per un trekking ma sono stata male e mi sono dovuta fermare una settimana a Pokahra, Bandipur fino ad arrivare al parco nazionale di Chitwan, ma non mi dilungherò molto perché vorrei scrivere un post per ogni viaggio.


Dopo il Nepal ho deciso di andare a Singapore e di trascorrere un paio di giorni in un hotel con alcune comodità in più: mi sono svegliata il giorno del mio compleanno osservando la città di Singapore dall'alto. Mi dicevo: è il tuo compleanno, puoi decidere cosa fare e quando, sei da sola, dall'altra parte del mondo. Una sensazione di libertà assoluta che con il tempo ho imparato a portare ovunque io vada, ovunque io sia.

Dopo 4 giorni sono volata in Cambogia dove una mia amica mi aveva raggiunta per il mio compleanno. 10 giorni tra templi e un caldo talmente afoso a volte da soffocare, e poi siamo volate in Vietnam sull'isola di Phu Quoc. Da Phu Quoc tra mare, bus a terra, motorini vari, aerei, sono arrivata a Hanoi (al nord) dove avrei dovuto rimanere ancora per circa una settimana, ma una notizia di salute presa alle 14 di pomeriggio (adesso so che non è grave) mi ha destabilizzata e mi ha fatto prendere il primo volo alle 19 di sera verso Milano.


Non preoccuparti, sto già programmando i prossimi viaggi e ho trovato la persona giusta con cui condividerli.

I prossimi viaggi, se tutto andrà bene e se riuscirò a livello economico (ovviamente bisogna pensare anche a quello) sono Tailandia (di nuovo ma con le isole :D ), Namibia e poi... beh sorpresa.


Il viaggio mi ha fatto imparare a scegliere la via più giusta per me in ogni momento della giornata.

Il viaggio mi ha fatto capire che a volte anche senza sapere, organizzare e avere tutto sotto controllo, la vita va avanti e succede sempre qualcosa di fantastico.

Il viaggio mi ha fatto conoscere persone, ambienti, culture così diverse dalla mia da farmi comprendere quanto sia importante conoscere prima di giudicare.

Il viaggio mi ha fatta crescere ed evolvere così tanto e provare così tante emozioni che sì, quello ormai è diventato il mio hobby più importante in assoluto.


Viaggiare fa respirare. Viaggiare fa vivere. Viaggiare fa evolvere e trasformare.


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